Si chiude con una splendida vittoria la Regular Season degli Sharks Palermo targati 2015, un 38 a 0 in trasferta contro degli 82’ers Napoli che a dispetto del risultato ci hanno sempre creduto. Una prestazione maiuscola come la si aspettava da tempo, e che finalmente ha messo in luce il meticoloso lavoro svolto dal coaching staff tutto nel plasmare e costruire una squadra praticamente da zero.

E’ stato tutto perfetto, dal primo all’ultimo minuto, con il pallino del gioco sempre e costantemente nelle mani biancoblu che hanno limitato al minimo gli errori e sfruttato le moltissime palle a disposizione. E dire che le premesse della partita erano tutt’altro che scontate; gli Sharks infatti partono in numero ridottissimo con quasi tutti i reparti rimaneggiati, basti pensare che in attacco mancavano, tra gli altri, il QB Fabrizio Giannitrapani, out for season per la rottura di un legamento della mano destra ed il runningback Alessandro Scelta, tre costole rotte per lui; mentre in difesa si è dovuto fare i conti con gli infortuni ormai consolidati dei LBs Jimmy Fatta e Silvio Marraffa e le assenze pesanti dei DT Gaetano Castiglione e Carmelo Spedale e del CB Alberto Bravatà… tutta gente d’esperienza.

Eppure l’attacco guidato da Alessandro Albanese, reinventatosi QB date le vicissitudini della squadra, non ha fatto rimpiangere le assenze. Addirittura tre passaggi in touchdown per “Beerd”, che imbecca due volte il ricevitore Emanuele Liggio (al quinto TD stagionale) ed una volta il compagno di reparto Erik Mazzone, la cui segnatura era attesa sin dalla prima partita. Se a questo spettacolo si aggiungono le possenti corse del FB e capitano Giuseppe Caminita, che porta per ben due volte la palla in endzone, il quadro delle segnature è completo. Tutte le trasformazioni ed un field goal, per un totale di altri 8 punti, sono affidate al piede di Germano D’Arpa, che non sbaglia un colpo. Anche se il loro nome non figura nel referto arbitrale, va però menzionato l’encomiabile lavoro del WR Agostino Stassi e dei RBs Roberto Cristina, Daniele Campanella e Giorgio Maisano, che hanno martellato la difesa avversaria con precisione.

Sicuramente però la cosa che ha maggiormente lasciato il segno in questa partita è stata la difesa, mostruosa. Un giocatore su tutti, un rookie che ha impressionato gli addetti ai lavori sin dal primo giorno, la free safety Giulio Sposito, autore di ben tre dei cinque intercetti messi a segno dagli Sharks in questa partita, e di una quantità spropositata di placcaggi. A fargli compagnia il DT Calogero Mondello, di appena 16 anni, che oltre a fermare spesso le corse sul nascere, si mette in mostra con un intercetto rocambolesco riportato fino ad una yarda dall’endzone; ed ancora Stefano Militano, prestato alla difesa dall’attacco, che oltre ad intercettare è autore di un paio di sack ai danni del quarterback avversario. Insomma, cinque turnovers, davvero una prestazione esemplare.

Ma smaltita l’euforia per la vittoria, è già tempo per guardare avanti e tornare a concentrarsi in vista della fase calda del campionato, i playoff del “dentro o fuori”. Gare nelle quali il reale valore delle squadre è sempre messo in discussione dalla posta in palio. Agli Squali di coach Costa toccano i Sirbons Cagliari in terra di Sardegna, da sempre ostica per chiunque; una squadra che dopo le due debucle iniziali ha inanellato ben quattro successi di fila guadagnandosi la seconda posizione nel proprio girone. Una partita quindi tutt’altro che semplice, ma gli Sharks ci hanno fatto capire che possono riuscire in ogni cosa se vogliono. L’appuntamento è quindi per il 31 maggio nel derby isolano sotto il sole sardo, e sarà tutta un’altra emozione da vivere!