Per la prima volta in 22 anni glI Sharks Palermo parteciperanno al campionato italiano di flag senior presentando oltre al team maschile anche la squadra femminile.

La stagione di Tackle Football, per gli Sharks Palermo, si è da poco conclusa con un prezioso approdo ai playoff, obiettivo di inizio stagione, schiantatosi al secondo overtime contro il muro dei Daemons Cernusco.

Per gli Sharks Palermo, però, il calendario non si è ancora esaurito: il 15 luglio presso il Campo Comunale di Aci Sant’Antonio (CT), prenderà il via il Campionato di Flag Football, ove i “branchiati” disputeranno il loro primo storico Bowl di Seconda Divisione.

A guidare l’armata offensiva biancazzurra per i campi della Sicilia prima, d’Italia poi, sarà Coach Emanuele Caccìa, il cui rapporto con la palla ovale nasce nel 1995, quando entrò a far parte della compagine dei Cardinals; di lì, stando fermo appena due anni in totale, avventure dapprima ai Corsari, dove è cresciuto, in seguito Sharks, dove incontra Quirino Mario Costa, attuale coach della difesa della squadra di Flag, poi alle Morrigans in veste di allenatore della difesa e il ritorno ai Cardinals, con cui ha disputato la Finale del Campionato Italiano di Flag Football nel 2017, prima del progetto Sharks Flag.

“La dirigenza punta molto sul progetto Flag” – sostiene Fabrizio Catalano, Tesoriere e Segretario del team, con un passato da Running Back nel Tackle – “dal momento che questa variante del Football permette ai giovani di approcciarsi a questo mondo, nonché di far vivere una seconda giovinezza a chi, per un motivo o un altro, avesse dovuto appendere il casco al chiodo. E questo, nel rispetto dei valori del Football Americano, che sono condivisione, sacrificio, concetto di team. Per cui il Flag diventa motivo di ulteriore diffusione di tali valori anche per coloro i quali non potessero, o volessero, mettere un paraspalle”.

In effetti, sono tante le facce della squadra che conoscono l’ambiente, e che hanno già disputato campionati con altre formazioni cittadine.

Ma tutti, negli Sharks, hanno trovato un ambiente famigliare e piacevole, che rende ancor più divertente e stimolante la competizione, che, seppur sana e costruttiva, esiste anche all’interno del team.

”E’ un orgoglio, quest’anno, poter contare su un team tutto al femminile, pronto per disputare il campionato autunnale; le ragazze migliorano costantemente, e potendo finalmente contare su ragazzi che giocano esclusivamente a flag, possiamo puntare a qualcosa in più rispetto al risultato dello scorso anno”. Queste le parole del Coach della Difesa del Flag Team degli Sharks, Mario Costa, il cui curriculum parla praticamente in solitaria: da giocatore, prima ha militato nei Corsari, sotto la guida di Genchi, all’esordio nel 2002, allenato tra gli altri da Diego Garcìa Miravete (9 titoli messicani con i Mexico City Condors) e Wally English (in NFL con Detroit Lions e Miami Dolphins), poi agli Sharks dal 2009, vincendo quell’anno, il premio di MVP della Stagione (giocando Outside Linebacker), in virtù del secondo posto in A2 LENAF; sarà poi Head Coach delle giovanili dal 2012 e della prima squadra tre anni dopo, raggiungendo i quarti di finale di III Divisione.

Poi l’avventura nel Flag, come Head Coach lo scorso anno e come Coach della Defense in questa stagione.

“Il flag è, semplicemente, un’occasione per staccare dallo studio e dal lavoro, all’insegna del divertimento e della disciplina, tattica e umana. Sono orgoglioso di vedere questo progetto andare avanti con tanta energia e nuovi innesti”. Con queste basi, che già lo scorso anno Coach Costa aveva messo per costruire una solida realtà, anche Roberto Cristina, Coach dei Running Back per il Tackle Team dopo 12 anni di attività da giocatore, adesso Centro e all’occorrenza QB del Flag Team, si augura che il progetto funga da iniziazione per quei ragazzi che volessero approcciare uno “sport di squadra assai diverso dagli altri, che a differenza di qualunque altro si costruisce con il gruppo, senza superstar, senza possibilità di risolvere un momento delicato con una singola giocata, se non coadiuvata dall’interazione di almeno un altro membro del gruppo”.

Un progetto che Cristina, sugli scudi quest’anno per l’impegno dirigenziale e divulgativo, ha sposato anzitutto per rendere sempre più famoso il Fottoball Americano a Palermo, che ha il privilegio di vantare un agonismo corretto, mai cattivo, nel rispetto dei “cugini” cittadini.

In merito alla squadra, “le motivazioni sono tantissime, anche grazie all’ampliamento del coaching staff nonché della famiglia, della squadra che si compone di nuovi elementi; il fatto poi che il Flag mi dia l’opportunità di continuare un sogno, dal momento che io, come tanti altri, non ho più la fortuna di poter dedicare il tempo necessario alla Tackle, rende ancora più avvincente e competitivo tutto l’ambiente”.

Insomma, le motivazioni non mancano, l’esperienza neppure.

Una nuova stagione di Flag Football è alle porte, tra storiche rivalità, nuove avventure e conti in sospeso.

Ci sarà certamente da divertirsi.

Enrico Lo Coco
Ufficio Stampa Sharks Palermo